Hitchcock e Dalí. La nitidezza del sogno

L’aura prorompente di un Salvador Dalí non poteva certamente restare confinata nella singola arte pittorica: il celebre artista spagnolo (talvolta più celebre per bizzarria caratteriale che per potenza estetica) debordò letteralmente in diverse forme espressive, dal teatro alla moda, dalla fotografia all’arredamento, fino naturalmente al cinema. Coautore con Luis Buñuel di Un chien andalou (1929) e L’âge d’or (1930), ..

Qualcuno volò sul nido del cuculo. La negazione della libertà

Qualcuno volò sul nido del cuculo. La negazione della libertà

One Flew Over the Cockoo’s Nest, USA, 1975, Miloš Forman (R.), Lawrence Hauben e Bo Goldman (Sc.) Le mura invalicabili della struttura limitano l’azione e il movimento, le finestre sigillate da grate castrano ogni tipo di visuale sulla realtà, le cinghie strette sui corpi impediscono ogni minimo di libertà. Come spesso accade sullo schermo, la società, sia ..

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Tra me e l’uscita ci saranno stati una decina di metri. Sarebbe bastato alzarmi con un balzo dalla poltroncina, fare un breve scatto e tempo dieci secondi sarei stato fuori. Libero. Mi guardai intorno. Nessuno mi osservava. Respirai a fondo. Misi le mani sui braccioli della poltrona sulla quale ero prigioniero, feci forza e mi ..

Haze. Nel labirinto di Tsukamoto

Haze. Nel labirinto di Tsukamoto

Giappone, 2005, 50′, Tsukamoto Shinya (R. e Sc.) Haze è uno dei tre film dell’edizione 2005 del Digital Sam in Sam Saek, un progetto particolarmente interessante del Jeonju International Film Festival. Semplificando, si chiede a tre registi dell’estremo oriente di lavorare ad un’opera, senza fornire una precisa chiave di lettura. Ma, forse perché i cineasti scelti appartengono sempre ad ..

Prison Break. Evasione, fuga, poi ancora evasione e fuga

Prison Break. Evasione, fuga, poi ancora evasione e fuga

Quella da una prigione è la liberazione per eccellenza. Perché la fuga, immagino debba essere uno dei sogni proibiti di ogni carcerato. Non si spiegherebbe altrimenti la fascinazione che il mondo del cinema ha da sempre avuto per i galeotti che progettano di saltare quel muro che li separa dalla libertà. Neanche la televisione si ..

EXTRATERRESTRE VIA! Terra libera subito

EXTRATERRESTRE VIA! Terra libera subito

Qui da noi si sta indubbiamente bene. Tanto che se ne sono accorti «intelletti vasti e freddi e ostili», che ripetutamente, attraverso la volta dello spazio, hanno guardato al nostro pianeta con occhi invidiosi. Non stupisce quindi che a più riprese ci tocchi difenderci da invasioni aliene più o meno consistenti. Il cinema è pieno ..

Il pianeta delle scimmie. Liberazione in tre atti

Il pianeta delle scimmie. Liberazione in tre atti

Planet of the Apes, USA, 1968, Franklin J. Schaffner (R.), Rod Serling e altri (Sc.) La struttura standard di una sceneggiatura che segua i principi classici della narrazione prevede che la storia che si vuole raccontare venga divisa in tre atti, ognuno dei quali con una sua funzionalità e con una precisa durata. C’è stato ..

Django Unchained

Django Unchained

Django Unchained, USA, 2012, Quentin Tarantino (R. e Sc.) Ci risiamo, torna Tarantino con il suo stile scoppiettante e ammiccante. I fan gioiscono, e i meno fan apprezzano. Dopo le disamine della blaxploitation di Jackie Brown, del cinema orientale di Kill Bill, del thriller anni settanta di A prova di morte e del maccaroni combat (sic) di Bastardi senza gloria, il regista americano si dedica totalmente allo spaghetti western. ..

Lincoln. Liberazione senza liberazione

Lincoln. Liberazione senza liberazione

Lincoln, USA, 2012, Steven Spielberg (R.), Tony Kushner (Sc.) Ebbene sì: film come Lincoln ancora esistono e registi come Steven Spielberg ancora ne realizzeranno. Ho atteso con una certa dose di curiosità la visione al cinema, soprattutto per verificare l’entità dell’interesse suscitato: in effetti la sala era colma (e ammetto che la cosa mi ha sorpresa) e caratterizzata ..

La sineddoche della liberazione

«Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.» Leo Longanesi Come avrete intuito, abbiamo deciso di parlare di liberazione, in questo nuovo numero di BILLY, un numero nuovo di zecca che corre a cavallo tra gennaio e febbraio. Ovviamente ce l’hanno ispirata, quest’insana decisione, due film in uscita in questo periodo, due film ..

Marco Bellocchio. La liberazione come morte?

Marco Bellocchio. La liberazione come morte?

Nell’esordio di Marco Bellocchio – il folgorante, clamoroso ed estremo I pugni in tasca (1965) – sembra non esserci possibilità di liberazione dalla cecità dei ricordi, dall’epilettico ritardo mentale che rende inutili agli occhi degli affetti, dalla mediocrità e dal cinismo arrivista e omologante, dalla morbosità incestuosa e autoreferenziale, dal narcisismo indulgente e lassista dei protagonisti del ..

Zabriskie Point. Non sono caduto nella piana di Michelangelo Antonioni

Zabriskie Point. Non sono caduto nella piana di Michelangelo Antonioni

Zabriskie Point, USA, 1970, Michelangelo Antonioni (R.), Sam Shepard, Tonino Guerra e altri (Sc.) Cominciamo parafrasando un celebre articolo di Giuseppe Marotta, non su Zabriskie Point, ma su L’avventura e comunque su Antonioni in toto.Lo facciamo per sdrammatizzare e perché è compito assai arduo quello di scrivere oggi di Zabriskie Point, uno dei film più controversi di Michelangelo Antonioni. ..

Matrix

Matrix

The Matrix, USA, 1999, Lana & Andy Wachowski (R. e Sc.) Il mito delle caverne aggiornato ai nostri tempi (o al 2199, stando alle stime di Morpheus). In Platone gli uomini fin da bambini sono incatenati dalla testa ai piedi; nei Wachowskifin da feti sono imprigionati da cavi elettrici in una ‘placenta’ artificiale piena di ..

V per Vendetta

V per Vendetta

V for Vendetta, USA, 2005, James McTeigue (R.), Andy Wachowski e Larry Wachowski (Sc.) Fedelissima trasposizione cinematografica della celebre graphic novel scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd nella prima metà degli anni ’80, V per Vendetta è un thriller fantapolitico riuscitissimo che ha l’indiscusso pregio, tra gli altri, di far riflettere lo spettatore sulla situazione socio-politica ..

Identità&Comunità. Il cinema come altro

La Treccani definisce la comunità come una «collettività all’interno della quale i membri condividono la maggior parte o la totalità delle proprie attività, sviluppando intense relazioni interpersonali», specificando poi come, secondo un’analisi recente, ciò che la distinguerebbe dalla società sarebbe il fatto di essere «fondata sul sentimento di appartenenza e su una fusione delle volontà ..

Edward Hopper e il cinema americano: soli in mezzo agli altri

Se, come affermava Pierre Francastel, l’arte in quanto linguaggio è un fatto sociale, è facilmente intuibile che un determinato tipo di arte nasce esattamente dove e quando dovrebbe. Se il cinema rientra alla perfezione in questa immagine (quando sarebbe potuto emergere se non nell’epoca della velocità, dell’ingordigia sensoriale e della perdita dell’aura artistica?), lo stesso si ..