BILLY #1.2017 – (IL MONDO COME VOLONTÀ E) AUTO-RAPPRESENTAZIONE

BILLY #1.2017 – (IL MONDO COME VOLONTÀ E) AUTO-RAPPRESENTAZIONE

Fuocoammare che vince a Berlino è una buona notizia? E Sacro GRA che vince Venezia? E le tante statuette di La La Land ci fanno felici? Perché il cinema è volontà e (auto)rappresentazione – giusto per ribaltare il titolo del nuovo numero cartaceo di BILLY? Un numero molto particolare, che ci piace molto, che ci intriga, perché ha elementi di ..

BILLY #2.2016 – THE ACT OF LOOKING #2

Numero di fine anno, per la nuova stagione di BILLY, quindi un numero di bilancia, mentre per il 2017 si agitano novità eccitanti. Un numero ancora dedicato all’atto di guardare, però, in cui ospitiamo le visioni, gli incubi, le opinioni e le provocazioni di altri agitatori culturali che hanno acconsentito ad accompagnarci. Silvia Camporesi con ..

BILLY #1.2016 – THE ACT OF LOOKING

Questo è il primo numero della nuova scandalosa serie cartacea di Billy. Una serie nuova e scandalosa che, forte del passato, assume su di sé la responsabilità di un progetto – The Act of Looking che trovate descritto a pagina 14 – di cui è parte integrante, e che soprattutto vuole proporsi e pensarsi come spazio di ..

The Act of Billy

Billy torna cartaceo, è ufficiale. Il numero è pronto e nei prossimi giorni verrà distribuito in tutta la regione. È la nostra vittoria, e ce la godiamo. Torniamo cartacei grazie a un progetto molto importante – The Act of Looking, che vi invitiamo ad approfondire sul sito www.theactoflooking.it – di cui Billy è un’azione portante. ..

Birdman, purtroppo

Birdman, purtroppo

Birdman è un brutto film e basta. (Non me ne frega niente che abbia vinto un Oscar, ma questo è persino pleonastico da affermare.) Birdman non è brutto, indisponente, reazionario come Babel, ma è comunque brutto. E il fatto che non sia così brutto, indisponente e reazionario come Babel è un’ulteriore aggravante, ché almeno Babel provava a esistere. Birdman sopravvive, al massimo vivacchia, e ..

The Wolf of Wall Street, o della fine della tragedia

The Wolf of Wall Street, o della fine della tragedia

Martin Scorsese ha fatto un altro film. Martin Scorsese ha fatto un altro film con Leonardo DiCaprio. L’ha fatto l’anno scorso, Martin Scorsese, e ha fatto il film più scorsesiano che potesse fare – e ora può anche non fare più nulla. Perché The Wolf of Wall Street è Scorsese puro e amplificato, perfetto e geometrico, inimitabile ..

Interstellar, la nuova odissea

Interstellar, la nuova odissea

Perché Interstellar non ci convince completamente? Perché il discorso <<è un film di Nolan, quindi mi aspetto di più>> è forse altrettanto poco sensato? Credo sia presto detto: in Interstellar – che, sia chiaro, regge la tensione e la narrazione a discapito di una durata smisurata – manca il cinema. Nel senso che tutto scorre via liscio come un ..

Billy. La nuova carne

Billy. La nuova carne

Billy cambia ancora pelle. Per l’ennesima volta, in un panorama non incoraggiante, Billy esiste e resiste, come mai prima. Certo, ci siamo trasformati, abbiamo perso qualche compagno per strada, siamo mutati, com’è necessario che faccia chi non vuole andare in pensione o morire senza aver vissuto, ma siamo sempre noi, con tutto ciò che di ..

Festival di Locarno 2013

Festival di Locarno 2013 Arriviamo a Locarno in mattinata, dove ancora stanno terminando gli ultimi preparativi, dopo una nottata passata in viaggio. Costeggiamo il lago che incornicia la piccola città che ospita per la 66esima volta una dei festival più interessanti del panorama cinematografico europeo e mondiale. Ci accreditiamo e riceviamo una serie di gadget, ..

Moonrise Kingdom. Una fuga d’amore

Moonrise Kingdom. Una fuga d’amore

Moonrise Kingdom, USA, 2012, Wes Anderson (R.), Wes Anderson e Roman Coppola (Sc.) Wes Anderson si può amare od odiare, ma una cosa certamente gli va riconosciuta: è dannatamente elegante. Nella costruzione del quadro, nei movimenti di macchina, nella fotografia, nella scelta delle location (e nella costruzione dei set), nel look dei personaggi, e, a ..

I protagonisti

I protagonisti

The Player, USA, 1992, Robert Altman (R.), Michael Tolkin (Sc.) Hollywood. Cinica, autoironica, consapevole della propria spietatezza. Hollywood fucina di cinema, plasmata dal cinema stesso, e in questo caso immortalata da esso, madre e figlia della propria creatura, in un processo di selezione, sviluppo, incrocio e monetizzazione delle idee che non lascia scampo e segna, ..

Effetto Notte

Effetto Notte

La nuit américaine, FranciaItalia, 1973, François Truffaut (R.), François Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman (Sc.) Nella sequenza più onirica di Effetto Notte, quella del sogno che viene portato avanti a più riprese durante il film, un Truffaut bambino cammina di notte per una strada silenziosa, si intrufola clandestinamente in un cinema chiuso e ruba le fotografie ..

Volontà e rappresentazione

Volontà e rappresentazione

È sempre molto singolare riflettere su un processo creativo attraverso un altro processo creativo. Mettendo da parte, per un attimo, i biopic, soprattutto quelli su artisti et similia (anche se il concetto di creatività – e forse di cultura e forse di arte – potrebbe e dovrebbe essere più diffuso), è la descrizione – la rappresentazione – stessa ..

The Movies

Chi non ha mai, almeno una volta nella vita, sognato di girare un film? Hollywood è sempre stata la fabbrica dei sogni e si è sempre adoperata a realizzare questi ultimi con ogni mezzo pur di compiacere il vasto pubblico. Ma prima o poi, ogni spettatore ha immaginato di mettersi dietro alla macchina da presa ..

Barfly

Barfly

Barfly, USA, 1987, Barbet Schroeder (R.), Charles Bukowski (Sc.) Ci fu un tempo, neanche troppo lontano, in cui lo sceneggiatore non era in crisi come oggi, in cui le idee cinematografiche non campeggiavano sugli scaffali di una libreria o di una fumetteria. Ci fu un tempo in cui questo iter scrittore-romanzo-sceneggiatura-film veniva privato di alcuni passaggi che ..

Nei sotterranei, dove nasce la magia

Un mese fa ho partecipato alla gita organizzata dalla Pro Loco dell’isola di Tobago, dove vivo. A me le gite per vecchi organizzate dalla Pro Loco di solito fanno un po’ schifo, ma questa, negli Stati Uniti, era una bomba: visita alla chiesa di Santa Maria in Hollywood, pranzo al sacco al parco Cinque Pini ..