Storie di un altro mondo
Meet the Docs! Film Fest è un festival di documentari, ma non è solo un festival di documentari.
È più un’occasione, visto che com’è strutturato, ed è più un viaggio, viste le possibilità che offre. Non ci sono solo proiezioni e le proiezioni sono sempre accompagnate da un tempo e da uno spazio dedicati al confronto e al conflitto, al dialogo e, perché no?, a una forma di prossimità a cui ci stiamo forse riabituando. Ma poi i workshop, gli incontri, le MasterClass, i DjSet, le degustazioni invitano a percorsi eccentrici, a deviazioni narrative che abbiano però sempre come baricentro la relazione, diretta o indiretta, con il reale e la sua rappresentazione, e che quindi rivelino scambi in grado di toccare l’urgenza del racconto del reale stesso.
Per questo le storie di un altro mondo vengono da posti diversi. Da un lato sono quelle che ci arrivano, come un viaggio nel tempo, da un mondo in cui la Covid non c’era; dall’altro invece sono le storie di oggi, quelle di un mondo definitivamente cambiato dalla pandemia. È questo il filo, rosso, con cui Meet the Docs! Film Fest vuole cucire la contemporaneità e l’attualità non solo con il passato recente, ma anche con il futuro prossimo, perché le narrazioni si modificano insieme al mondo che vogliono raccontare. Perciò occorre capire quali storie vogliamo abitare e in che modo si voglia raccontarle, perché, se cambia il mondo, forse gli strumenti narrativi del passato risultano inadeguati alla rappresentazione del reale, così come potrebbero esserlo la lingua, gli spazi e le relazioni.
Il festival allora invita a chiedersi e ad abitare certe domande: cosa si fa di fronte a un altro mondo? Come e con quali modalità possiamo continuare — o cominciare — a dialogare con qualcosa che non esiste più o che non esiste ancora? Dobbiamo forse cambiare i nostri codici, le nostre pratiche e i nostri tempi per tornare ad attraversare luoghi che non sono una permanenza?