Le Favolose
Il mio corpo è un atto politico.
Ogni qualvolta che esco di casa il mio corpo è un atto politico.
Veet Sandeh
Perché l’identità di genere è un problema etico? Ma soprattutto, perché l’identità di genere è un problema? Chi sfida l’ordine prestabilito viene additato come sospetto, viene ignorato, ridicolizzato, escluso, respinto, ammazzato. In alcuni casi viene ammazzato più volte. Come Antonia, donna transgender seppellita dalla sua famiglia con abiti da uomo. Un gesto solo apparentemente semplice, quello della vestizione, che cancella un percorso, un’identità, una conquista. Perché essere sé stessǝ non è un diritto consolidato, vedere la propria identità personale e sociale riconosciuta è qualcosa per cui c’è ancora bisogno di lottare. Spesso, però, le lotte di una vita intera non bastano e questo diritto viene strappato via, strangolato con una cravatta da uomo.
Porpora Marcasciano, Nicole De Leo, Sofia Mehiel, Veet Sandeh, Mizia Ciulini, Massimina Lizzeri e Antonia Iaia ci aprono le ante del loro armadio, le porte delle loro vite, ci lasciano entrare nei loro percorsi, nelle loro storie e nelle loro battaglie. Attraverso un racconto corale intimo ci affacciamo sui loro corpi fatti di carne, ossa e rivoluzione. Una rivoluzione di liberazione identitaria e sessuale in cui «Eravamo tutte profondamente coscienti di essere altro, non conformi o comunque poco o per nulla normali. E a noi andava bene così.», dice Porpora Marcasciano.
Il documentario di Roberta Torre porta sul grande schermo una narrazione che mancava, un’auto-narrazione che premeva per essere portata alla luce. Le Favolose − al Meet the Docs domenica 29 ottobre − è un racconto poetico, tenero e drammatico, fatto di carezze, litigi, testimonianze e ricordi. Attraverso le voci delle protagoniste, con un linguaggio che non poteva che essere orgogliosamente ironico, assistiamo a un racconto unico della storia trans italiana dagli anni Settanta. Una storia di liberazione in cui drammi, discriminazioni e tossicodipendenza si intrecciano a scelte di vita forti, coraggiose e decise. Una storia in cui la prostituzione, per le persone trans, era spesso una scelta, ma in ogni caso un modo di sopravvivere in un mondo che non le prevedeva.