The Terror: dentro un dramma umano
Perché parlare della prima stagione di The Terror (2018) a quattro anni dalla sua uscita? Forse perché i ghiacciai si stanno sciogliendo? Anche, ma in verità la redazione sentiva il dovere morale di scrivere di una delle migliori serie televisive degli ultimi anni.
The Terror è tratta dal romanzo omonimo di Dan Simmons, uscito in Italia anche col titolo La scomparsa dell’Erebus (2007), e co-prodotta da Ridley Scott, racconta di una spedizione avvenuta nel 1845 nel Circolo Polare Artico che coinvolge due navi della Royal Navy inglese: la Erebus e la Terror. Partite alla ricerca di un passaggio a Nord-ovest per gli Stati Uniti, le due imbarcazioni restano bloccate in mezzo ai ghiacci, costringendo l’equipaggio ad un prolungato soggiorno in quell’ambiente ostile. Il freddo, la fame, le malattie e gli attacchi di una misteriosa creatura (chiamata dal popolo eschimese Tuunbaq) decimeranno progressivamente la flotta e da quel terribile viaggio non tornerà mai nessuno.
La serie, creata da David Kajganich, fa riferimento a fatti realmente accaduti, ma la narrazione non è una ricostruzione veritiera degli eventi, l’obiettivo è quello di mettere in scena un dramma corale in cui tanti personaggi vengono caratterizzati e approfonditi nel corso degli episodi che presentano un ritmo lento, volto a restituire lo stallo della situazione, e alcuni colpi di scena, conferendo all’opera un’atmosfera di tensione costante.
Se infatti le navi sono bloccate, i flagelli che si abbattono sull’equipaggio permettono di intraprendere un altro viaggio che è quello dentro la mente umana, arrivando fino ai suoi aspetti più abietti e oscuri (passando dal tradimento al cannibalismo), ritornando così a uno dei concetti più antichi a livello letterario per cui l’elemento sovrannaturale è un pretesto per parlare d’altro. L’oggetto di studio è l’uomo, o l’umanità tutta, il come ognuno di noi reagisca a una determinata situazione.
The Terror è un racconto freddo come i ghiacci dell’Artico in cui è ambientato e interpretato da un eccellente cast di attori inglesi a partire da Jared Harris nel ruolo del capitano Crozier, Tobias Menzies (comandante James Fitzjames), Paul Ready (dottor Goodsir) e Adam Nagaitis (Mr. Hickey), che ne confermano l’alto livello qualitativo per una serie di cui forse si è smesso di parlare troppo presto.