Porco Rosso
A trent’anni dall’uscita nelle sale e sui televisori degli aerei torna sul grande schermo Porco Rosso di Hayao Miyazaki. Tornano e sono tornati già altri film dello Studio Ghibli: Nausicaä della Valle del vento, Il castello errante di Howl, Principessa Mononoke e La città incantata.
Porco Rosso è una grande storia universale ambientata nel Mediterraneo durante il ventennio fascista, durante «l’epoca degli idrovolanti», come si legge dai titoli iniziali in diverse lingue. Proprio i titoli iniziali, in realtà, svelano l’originaria natura del film d’animazione. Infatti, Porco Rosso doveva essere un mediometraggio distribuito soltanto per il circuito in-flight entertainment (quei film che si possono vedere durante i voli a lunga percorrenza e qui si spiega il perché dell’incipit in tante lingue), ma a causa dello scoppio della Guerra di Jugoslavia nel 1991, Hayao Miyazaki decide di farlo diventare un lungometraggio da distribuire nelle sale e, ovviamente, anche sugli aerei.
Da omaggio agli aerei di un tempo il film diventa una parabola (in senso biblico) sull’identità, sulla lealtà e l’onore e sull’amicizia.
Infatti, Marco Pagot (il nome del protagonista) è conosciuto da tuttə come Porco Rosso per le sue sembianze e per il colore del suo idrovolante. Marco non è nato maiale, ma ci è diventato dopo che è rimasto l’unico superstite di una battaglia aerea durante la Grande Guerra. Essere un maiale, quindi, è il prezzo da pagare per essere rimasti in vita. Un’identità che lo rende ancora più misterioso, eroico e carismatico e che è comunque meglio «che essere fascisti».
In un mondo di umani inclini più alla guerra che ai sentimenti, sia essa la Prima Guerra Mondiale, la Seconda o quella di Jugoslavia, restare un maiale è forse un’ancora di salvezza e un vero atto di resistenza.
Ci vuole Fio Piccolo, la nipote del meccanico di Marco, a riportare un po’ di fiducia nel mondo, Porco Rosso lo sa e non ha paura di esternare i propri sentimenti e le speranze verso un futuro radioso in cui saranno lə giovanə a cambiare direzione (una sorta di Greta Thunberg ante litteram).
È sempre Fio che riporta i Pirati del Cielo (i grandi e veterani piloti degli idrovolanti) ai loro valori originari, uno su tutti l’onore. Fio è determinata a dare il suo contributo per cambiare il mondo, per dirigerlo verso un mondo in cui la gentilezza e l’amore possono vincere sulla guerra.
Fio, così come Gina, amica di vecchia data di Marco, sono le due persone che muovono il mondo verso la gentilezza, l’amicizia e l’amore, vere direttrici di una società giusta ed egualitaria.
E sono proprio loro due che risolvono le sorti del duello finale tra Porco Rosso e Donald Curtis e che ri-umanizzano Marco.
Perché, in fondo, un bacio può cambiare il mondo.