BILLY #1.2016 – THE ACT OF LOOKING
Questo è il primo numero della nuova scandalosa serie cartacea di Billy.
Una serie nuova e scandalosa che, forte del passato, assume su di sé la responsabilità di un progetto – The Act of Looking che trovate descritto a pagina 14 – di cui è parte integrante, e che soprattutto vuole proporsi e pensarsi come spazio di riflessione ampia (non solo) sull’audiovisivo – inteso come mezzo d’espressione e politico, artistico e di comunicazione. Uno spazio meno vincolato alle contingenze di sala e di genere, uno spazio contaminato e aperto all’ibridazione.
Billy uscirà ogni tre mesi e in ogni numero ospiterà i pensieri e le immagini, le proposte e le provocazioni di filosofi, registi (televisivi, cinematografici e teatrali), fotografi, illustratori, grafici, musicisti, saggisti, critici, studenti, semiologi, operatori, appassionati, situazionisti e lavoratori. Un manipolo di agitatori che parlerà delle immagini che vediamo e di quelle che non vediamo, di quelle che sogniamo e di quelle che ci perseguitano, immagini immote e in movimento, reali o supposte, documentaristiche o serializzate, in rapporto a noi, al quotidiano, allo straordinario, perché ogni (ri)produzione audiovisiva parla dell’esistente e del desiderio, del pensabile e dell’ignoto, della società e del politico, perché, infine, la responsabilità del guardare è tanto grande quanto quella del creare.
Un tema differente per ogni numero, partendo – con questo e con il prossimo – dall’orizzonte generale che ci muove, ossia dall’atto di guardare, The Act of Looking, declinato dalla fotografia di Juan Martin Baigorria, dalla percezione musicale di Claudio Rocchetti, dal viaggio filmico di Michelangelo Pasini e dallo spazio teatrale di Claudio Angelini, organizzati nella visione grafica di Silvia Zaghini.
Un percorso ambizioso, quindi, per un progetto altrettanto ambizioso.
Una scommessa, forse un insulto, quasi una malattia: uno scandalo, appunto.